È da poco giunto al termine il secondo incontro con le studentesse del Progetto NERD? nonché prima giornata di Laboratorio;
Le ragazze, provenute dai licei di tutta la Campania, ancora una volta hanno dimostrato con il loro interesse e la loro intraprendenza la falsità degli stereotipi di genere riguardo le scienze informatiche.
L’esperienza di laboratorio è stata bene introdotta da un discorso dell’IBM Public Cloud Specialist Ferdinando Gorga, venuto a illustrare alle giovani del progetto l’importanza dell’AI nel mondo contemporaneo. Tra gli esempi riportati dallo speaker rientra un’esposizione dell’importanza dei sistemi adibiti a gestire la gargantuesca mole di dati che ogni giorno vengono prodotti da beni e servizi di uso comune quali: servizi cloud, streaming, dispositivi mobile, servizi di localizzazione, social network e molto altro. Il discorso big data infatti è diventato all’ordine del giorno e sempre più gente entra a contatto con l’argomento. Lo speaker a tal proposito ha evidenziato l’impossibilità di processare queste informazioni senza un sostanziale aiuto tecnologico come quello offerto dall’Intelligenza Artificiale e più nello specifico dai sistemi di Machine Learning e Artificial Neural Network. L’ospite dell’evento dunque ha esposto il ruolo che IBM ricopre in questo ambiente con la suite dei tool offerta dalla loro tecnologia Watson AI, nello specifico dal servizio Watson Assistant, utilizzato nell’arco del progetto NERD? per creare le chatbot scopo dello stesso.
In statistica e informatica, la locuzione inglese big data (“grandi [masse di] dati”), o in italiano megadati[1][2], indica genericamente una raccolta di dati informativi così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore o conoscenza[3]. Il termine è utilizzato in riferimento alla capacità (propria della scienza dei dati) di analizzare ovvero estrapolare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati (grazie a sofisticati metodi statistici e informatici di elaborazione), allo scopo di scoprire i legami tra fenomeni diversi (ad esempio correlazioni) e prevedere quelli futuri. – Wikipedia
A piccoli passi
Il primo passo verso il completamento della task affidata alle giovani studentesse, che culminerà con la premiazione del progetto più creativo e innovativo, è iniziato il 14 Febbraio con la prima attività di laboratorio del progetto. Nell’arco delle 4 ore in cui i tutor, studenti della facoltà di Ingegneria della “Federico II”, hanno assistito le ragazze nella creazione della chatbot tramite la semplice interfaccia offerta da Watson Assistant. Il programma in questione permette il completamento di tali strumenti per mezzo di “intents” ed “entities”: rispettivamente l’intento con il quale l’utente entra in contatto con il bot e le parole chiave che esprimono le singole richieste dell’utente. Nonostante l’iniziale difficoltà di lavorare in un ambiente non immediatamente familiare, le ragazze sono state subito in grado di aggirare quest’ostacolo grazie all’interfaccia semplice dell’Assistant e al pronto intervento dei tutori che hanno provveduto a chiarire i dubbi a loro posti dalle studentesse.
Obiettivo fondamentale della giornata, è stato guidare i gruppi a sviluppare un chatbot che fosse in grado di fornire all’utente informazioni su dei qualsiasi orari scolastici in maniera dinamica. Il task è stato portato a termine da gran parte dei gruppi di lavoro senza particolari difficoltà entro le 4 ore previste dal laboratorio, al termine delle quali le studentesse sono state invogliate a sperimentare con la piattaforma quanto più possibile, per saggiare al massimo le potenzialità del Watson Assistant e stimolare ancora di più la loro immaginazione.
Conclusa così la prima giornata di laboratorio, il prossimo appuntamento importante per il Progetto NERD è fissato per Venerdì 21 Febbraio, giorno in cui si terra una seconda giornata di laboratorio per approfondire ulteriormente le feature offerte dal Cloud di IBM.
– Articolo a Cura di Marcelo Esposito e Simone Giordano
– Revisione a Cura di Simone Giordano
– Fotografie a Cura di Luigi Crisci e Raffaella d’Alessandro